giovedì 27 giugno 2013

La musica non cambia, Enrico Letta suona sempre gli stessi strumenti

Governo nuovo ma musica vecchia. Per ritardare l'aumento dell'Iva il governo ha avuto una grande pensata: aumentare la percentuale dell'aumento dell'anticipo dell'Irpef, e provvedimenti simili: tartassare i cittadini (se ho letto bene dai giornali risulta che per qualche imposta l'anticipo si incrementa fino al 110%, un vero miracolo).

Ma perché abbiamo mandato in panchina il governo Monti per poi giocare la stessa partita? non viene in mente al governo che invece di chiedere sempre sacrifici ai cittadini forse sarebbe possibile, utile e necessario chiedere qualche sacrificio ai nostri creditori? Una ristrutturazione del debito, o la richiesta di posporre il pagamento di qualche anno sarebbe veramente impossibile? Non risolutivo ma almeno permetterebbe di attivare i tamponi a cui pensa il governo.

E' impensabile una cosa del genere. Il fatto è che tutti i governi hanno più rispetto per gli speculatori e i ricchi che per la popolazione che li ha votati. Non fa eccezione (come potrebbe essere)?) il governo Letta-Alfano, sopravvisionato dal condannato Berlusconi.

1 commento:

  1. Sempre di più mi convinco che la sovranità dei singoli stati, in Europa in particolare, è sempre più limitata perché soggetta ai grandi interessi del potere finanziario globale. Per questo le politiche sono praticamente identiche sia che siano di un governo di destra o di uno di sinistra (sic).
    Solo piccole realtà, vedi l'Islanda, riescono ad emanciparsi ma non credo senza conseguenze di lungo periodo.
    Saluti,
    Elianto

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