venerdì 7 giugno 2013

La condanna penale di Berlusconi

Non neghiamolo, una parte della popolazione italiana è contenta che Berlusconi sia stato condannato anche in appello per evasione fiscale. Sia tratta di quella parte di popolazione, non di centro destra e non innamorata di “Silvio”, che lo detesta per quello che rappresenta.

Ma c'è un'altra parte di popolazione che è soddisfatta, pur non essendo antiberlusconiana, si tratta di quella parte di popolazione che soffre malamente gli effetti della crisi e apprezza che gli evasori fiscali siano scoperti. C'è una parte della popolazione che irride, non trova scandalosa l'evasione ma non capisce come uno come Berlusconi possa essere colto con le mani nel sacco, nonostante società all'estero, leggi ad personam, una coorte di avvocati, ecc.; un'altra parte lo commisera, come sfortunato, non mette in dubbio che abbia evaso, ma ritiene che sia sfortunato l'evasore scoperto.

Poi, in fine, una parte, forse molto modesta, si è lasciata convincere che il “loro” Silvio sia un perseguitato e che egli non ha evaso.

Questa, che io penso sia l'articolazione delle reazioni alla sentenza di condanna in appello, non credo metta in discussione, nell'immediato, il consenso per Berlusconi, ma sono “opinioni” e “pensieri” che ne minano lafigura; il perenne vincitore appare ferito, colpito, stracciato. Forse niente è così devastante per la popolarità di una figura sfregiata, un perdente. Forse mi illudo ma staremo a vedere dopo la sentenza della Cassazione.

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