Diario
11/02/2021
Vi
invio questo mio pensierino prima che il Professore Mario Draghi salga al Quirinale,
ma sono fortemente deluso (non penso che queste mie riflessioni possono mettere
in discussione l’ascesa, presente e futura del professore, ci vuol altro, ma la
delusione è stata molto forte). Competenza, rilevanza internazionale, ecc. non
si possono negare, ma gli uomini sono fatti di altro.
Mia
nonna mi diceva sempre “ricordati che i parenti ci sono dati, mentre gli amici
li scegliamo noi”. Era un saggio avvertimenti, di cui ho fatto tesoro, di stare
molto attento alle mie frequentazioni.
È
ovvio che durante la sua vita e la sua lunga professione il prof. Draghi ha incontrato persone di cui avrebbe fatto molto volentieri a meno stringere la mano,
tanto meno intrattenere un rapporto di amicizia.
Proprio
per questo mi ha scandalizzato, sconcertato e deluso l’avere constatato che nell’incontro
tra il Prof Draghi e Silvio Berlusconi ci fosse un alto tasso di amicizia. Si
sono incontrati dei vecchi amici, solo il virus non ha permesso un abbraccio
fraterno tra i due.
Io
non mi aspetto molto da Draghi, ma quanti l’hanno visto come una sorta di giustiziere
contro gli sprechi, come un fermissimo oppositore ad ogni corruzione, come un
attento sostenitore delle regole, penso siano rimasti delusi. O forse la
memoria corta, troppo corta, evita di ricordare chi sia il cav. Berlusconi.
Certo
Draghi doveva incontrare Berlusconi, questo si presentava come un “capo partito”
al presidente incaricato, ma uno spettacolo di freddezza ci avrebbe rincuorato,
mentre la dimostrazione di amicizia, oltre ogni etichetta, ci ha deluso e
preoccupato.
Nessun commento:
Posta un commento