La stupidità
reazionaria al governo di Venezia, ma non solo
Diario n. 291
Il neo sindaco di destra di Venezia, presentato come imprenditore serio e sicuro
interprete del meglio di una destra costruttiva, ha dato il primo esempio della
sua stupidità e del fatto che l’anima reazionaria alligna e non demorde.
Ha deciso che una serie di libri dovevano essere
cancellati dal catalogo delle scuole primarie e delle materne. Si tratta di libri che in forma pacata e con
linguaggio adatto ai bambini di quell’età, rendono conto della realtà della vita, e
cercano di cancellazione gli stereotipi prevalenti.
Libri proibiti. Neanche la Chiesa ha più l’elenco dei
libri proibiti; Hitler è morto e con lui anche i roghi dei libri ( il sindaco
ha per caso letto o visto il film Fahrenheit 451), aveva
cominciato con i libri e ha continuato con ebrei, oppositori, malati, gay,
ecc. No certo Bruignaro non è Hitler, ma
lo stile somiglia.
Il guaio di questo paese disastrato è che Brugnaro non è
un caso isolato, in tutto il paese cresce l’opposizione a che i bambini siano
adeguatamente informati di che cosa è la vita, i sentimenti, l’amore e la
possibilità di famiglie diverse.
La stupidità e l’orrore sta nel fatto che in questo modo
avendo i bambini come compagni, figli di un unico genitore, figli di coppie
omosessuali, sigli nati in modo non naturale, inculcano in questi bambini la diffidenza verso questi “strani” loro
compagni, fino al disgusto. Questa la chiamano educazione.
Il family dey non spaventa per la difesa della così detta
famiglia naturale, ma solo perché è portatrice di disprezzo e di odio. Ma la
realtà è diversa, non la guardano, o se la guardano, non potrebbero evitarlo, cercano di scongiurarla nascondendo ciò che a
loro non solo pare “diverso” ma disgustoso.
Molti danno molto fiducia a Papa Francesco, sarebbe bello
che la sua parola si alzasse certo a difendere la sua dottrina, ma che
spendesse parole sagge di tolleranza e di libertà (dove è finito il libero
arbitrio?).
E’ troppo, e non ci spero, ma si può pretendere una parola da parte del
presidente del consiglio e dal ministro della Pubblica istruzione.
Questa dei libri sembra una piccola cosa, ma non lo è, inoltre
dalle piccole cose evolvono le grande tragedie: il clima nel nostro paese e in
Europa mi pare stia maturando in questa direzione. Fermiamolo prima che sia
troppo tardi.
Spero che cortei di madri, padri, “regolari” e “irregolari”,
con i figli e le figlie, i giovani, le maestre, i lavoratori della scuola e no,
cattolici democratici e laici, mettano in campo le loro ragioni della formazione cosciente dei
bambini, e che da qui possa iniziare una campagna che blocchi questa caccia
alle streghe neanche verso i comunisti, ma solo verso le ragioni dei valori
democratici, della laicità e dell’educazione.
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