lunedì 7 marzo 2022

Salvare la faccia

 

Diario

7/marzo/2022

 

L’occupazione dell’Ucraina continua, anche se non pare che i Russi vogliano produrre un affondo.

In tutto il mondo, intanto, cresce l’isteria a favore della guerra. Nessuno ha il coraggio di esprimersi a favore della guerra, ma le azioni che si fanno vanno in quella direzione (invio di armi).

La resistenza ucraina, giustamente esaltata, sembra indicare una vittoria sul campo, ma si tratta di una ipotesi che a me sembra campata in aria. Nello stesso tempo cresce il pericolo di un incidente atomico, troppe centrali nucleari nel terreno di guerra.

La diplomazia sembra essere a lavoro, anche se per adesso si tratta più di una esibizione di uomini politici e di stato, che vere iniziative diplomatiche  di pace. Non sono chiari gli obiettivi di un’azione diplomatica, si sente dire che i russi si dovrebbero ritirarsi oltre confine e smettere con le azioni di guerra. Non mi paiono obiettiva diplomatici (sic) facili da raggiungere.

Una vera azione diplomatica, per quello che se ne capisce, o per meglio dire che io capisco, dovrebbe puntare a mediare tra le forze in campo e proporre soluzioni immediate e di lungo periodo in grado di salvare la faccia ai due contendenti (l’aggressore e l’aggredito). Si tratti di obiettivi di sicurezza, di spazi territoriali, di autonomia di governo, ecc.  Ciascuno dei due contendenti, dovrebbe essere messo nelle condizioni di poter dire (al mondo ma anche ai rispettivi popoli) che sia l’aggressione  militare che la  resistenza non sono stati inutili. Se non si raggiungesse un equilibrio del genere allora che azione diplomatica di pace sarebbe?

Scongiuriamo l’incidente senza rimedio, il tempo stringe.

Mentre fa paura che molti leder mondiali (diciamo così) giocano questa partita con l’occhio fisso sui propri interessi, e non su quello del mondo intero, L’Europa rischia di essere un risico giocato da contendenti seduti in poltrona che si credono al sicuro. Ma non pensano, non sono capaci di pensare, che il peggio è per tutti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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