lunedì 27 febbraio 2017

Libertà di morire


Diario 342
27/2/2017

Non è mai finita. Ogni occasione mette il tappeto rosso perché i moralizzatori possano salire sul palco e farci la predica, indicarci la strada e imporci come vivere.
In che cosa consiste il fondamentalismo? nel voler imporre a tutti quello che si ritiene il dettato della propria fede. In che cosa consiste il laicismo? nella libertà per ciascuno di credere a qualsiasi credenza, un dettato che vale per se stesso e che non è da imporre.
Il nostro paese sarà mai una società laica? Non credo; ed è disperante.
La libertà di morire, non può che essere un diritto della persona, ma questo diritto viene negato a partire dalla sacralità della vita, non merita sottolineare come questa sacralità venga negata nella guerra, nello sfruttamento nel lavoro, nella povertà e marginalità, ecc., la condizione mortale può esserci somministrata (tutta in una volta o a poco a poco), ma non siamo liberi di decidere da noi stessi se morire e quando morire. Un diritto non obbliga, determina una opportunità (come l’aborto).
Qualche concessione viene fatta per l’accanimento terapeutico (il testamento biologico), anche qui con molte limitazioni, ma di suicidio assistito (la buona morte) neanche a parlarne. Il suicidio deve essere cruento (mala morte): spararsi, gettarsi nel vuoto, avvelenarsi, impiccarsi ecc.  
Gli amanti della vita non capiscono come il diritto alla morte in realtà esalta la vita, mette la vita nelle nostre mani, non in qualche ente supremo che dà e toglie, e ci rende più responsabili, non meno, ci fa più cauti e attenti.

Ma ovviamente non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire  

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