mercoledì 24 settembre 2014

La grande attesa

Diario 269

La grande attesa

In tutte le sedi delle maggiore industrie, società per azioni, imprese di servizio qualsiasi cosa producano (auto, dentifricio, bicchieri, occhiali, vagoni ferroviarie, cemento, medicinali, servizi di trasporto, ecc.), i consigli di amministrazione sono in riunione permanente da diversi giorni. Le segretarie impazziscono a portare continuamente panini e bottiglie d’acqua, a mettere in contatto i singoli consiglieri con le loro famiglie, ad aggiornare le informazioni. Lo straordinario è diventato l’orario corrente.
Nella sala di riunione si avvicendano tecnici e progettisti che espongono carte e modelli con progetti, mentre gli economisti delle stesse  imprese sfornano continui tabulati che forniscono il “tessuto economico” dei diversi progetti. Esperti di localizzazione piantati davanti ai pc valutano le convenienze dei diversi siti (il sistema delle reti stradali e ferroviarie, il prezzo delle aree, ecc.). I servizi di sicurezza garantiscano la segretezza di queste riunioni, infatti lo spionaggio industriale ed economico è molto attivo.
Insomma un grande fermento, una esplosione di iniziative, che promette un rilancio economico e produttivo. Un fermento che ha messo anche sul chi vive gli istituti bancari, le banche d’investimento, i fondi; mentre gli operatori di borsa sono con il fiato sospeso tutto può accadere.
Un fermento che non investe solo i paesi europei (anzi in quest’area  sono le imprese tedesche sembrano maggiormente interessati a quello che sta avvenendo e che potrebbe avvenire); negli Stati Uniti e in Canada c’è agitazione anche se con un tasso di mobilizzazione modesto; è soprattutto la Cina che sente forte la pressione. Non si esclude una riunione del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese sul tema specifico. Qualcosa si muove anche in Brasile e India, non solo ma anche, e non si riesce a crederci, anche in Russia, nonostante le ultime decisioni dei paesi occidentali, le grandi società statali e private sono all’erta.
I grandi quotidiani e le più importanti rete radio televisive hanno allertato i loro migliori commentatori, i migliori segugi di informazioni sono stati lanciati nella raccolta di notizie. Nessuno vuole fallire la notizia e gli effetti dirompenti che la notizia stessa avrà.
Tutti sono in attesa dell’approvazione del Job Act da parte del Parlamento Italiano, soprattutto l’attenzione è spasmodica su cosa ne sarà del famigerato articolo 18. Il futuro del rilancio, non solo dell’economia italiana (tutti i progetti di cui si è detto sopra, infatti, riguardano possibili investimenti nel nostro paese) e di quella mondiale.
Liberarsi del ristagno, della recessione è tutto legato a questo atto del nostro Parlamento e a gli effetti che produrrà non solo per gli investimenti nel nostro paese, ma anche, data la globalizzazione, per tutto il mondo.
Mai il nostro paese era stato al centro dell’interesse mondiale come adesso. Il Parlamento è investito da una grande responsabilità per l’oggi e per il domani.

  

1 commento:

  1. Si legge tutto d'un fiato ... speriamo che il Parlamento non soffochi.

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