Diario 223
6 - 12 maggio 2013
ñ La
condanna penale di Berlusconi
ñ Ma
che difesa è?
ñ L'amore
è sacrificio
ñ Elogio
dell'ipocrisia
ñ Il
PD ha un segretario
ñ Citazioni:
nel bene e nel male (Pietro Grasso, Roberta Carlini, Oliviero Toscani, Renato
Schifani, Andrea Oliviero, Ignazio La Russa, Silvia Tortora,Carlo Ripa Di Meana,
Guido Rossi)
La condanna penale di Berlusconi
Non neghiamolo, una parte della popolazione italiana è
contenta che Berlusconi sia stato condannato anche in appello per evasione
fiscale. Sia tratta di quella parte di popolazione, non di centro destra e non
innamorata di “Silvio”, che lo detesta per quello che rappresenta. Ma c'è
un'altra parte di popolazione che è soddisfatta, pur non essendo
antiberlusconiana, si tratta di quella parte di popolazione che soffre
malamente gli effetti della crisi e apprezza che gli evasori fiscali siano
scoperti. C'è una parte della popolazione che irride, non trova scandalosa
l'evasione ma non capisce come uno come
Berlusconi possa essere colto con le mani nel sacco, nonostante società
all'estero, leggi ad personam, una coorte di avvocati, ecc.; un'altra parte lo
commisera, come sfortunato, non mette in dubbio che abbia evaso, ma ritiene che
sia sfortunato l'evasore scoperto. Poi, in fine, una parte, forse molto
modesta, si è lasciata convincere che il “loro” Silvio sia un perseguitato e che egli non ha
evaso.
Questa, che io penso sia l'articolazione delle reazioni alla
sentenza di condanna in appello, non credo metta in discussione,
nell'immediato, il consenso per Berlusconi, ma sono “opinioni” e “pensieri” che
ne minano la figura; il perenne vincitore appare ferito, colpito,
stracciato. Forse niente è così devastante per la popolarità di una figura
sfregiata, un perdente. Forse mi illudo ma staremo a vedere dopo la sentenza della Cassazione.
Ma che difesa è?
I paladini di Berlusconi, diciamo alcuni suoi deputati che
vanno in TV, per difendere Berlusconi
dalla condanna in Appello per evasione fiscale, mettono in giro delle
motivazioni equivoche da una parte e irrisorie dall'altra.
Si dice sostanzialmente che la persecuzione della
magistratura risulterebbe evidente per incongruità del reato: che senso avrebbe
evadere 7,3 milioni di tasse quando nello stesso periodo ne ha pagate
centinaia?
Andiamo con ordine, la magistratura aveva inizialmente
contestato a Berlusconi appropriazione in debita, falso in bilancio e 368
milioni di dollari di maggiorazione nelle transazioni per l'acquisto dei
diritti cinematografici. Dal 2005, quando l'imputato Berlusconi è stato rinviato
a giudizio, con le leggi ad personam (Cirielli, falso in bilancio, ecc.), tutte
le accuse sfumavano, erano prescritte, ecc. ma sono rimaste nella rete i 7,3
milioni di evasione per cui è stata condannato nei due livelli di giudizio.
Quindi non una “miserabile” cifra di 7,3 milioni ma ben più sostanzioso era il
bottino iniziale di Berlusconi fatto evaporare con la legislazione apposita.
7,3 milioni di euro (pari a circa 14 miliardi delle vecchie
lire), non sono proprio bruscolini, e se volessimo potremmo considerarli come
una sorta di autoriduzione delle imposte da parte di Berlusconi, tenuto conto,
come che il nostro ex presidente del consiglio ebbe a dichiarare “data la
pressione fiscale evadere il fisco è comprensibile”, o qualcosa di simile. I suoi laudatori questa
avrebbero dovuto dire in sua difesa: una riduzione per tasse ingiustamente
elevate. Si può comprendere ma non giustificare, così hanno fatto i giudici dei
due livelli di giudizio.
L'amore è sacrificio
L'on. Sandro Bondi, già ministro, già co-coordinatore del PDL, ma soprattutto noto come poeta
e grande innamorato (platonico) di
Silvio Berlusconi, ha deciso di sacrificarsi a favore del suo innamorato. Come
è noto, la procura di Napoli (non quella di Milano) accusa l'ex presidente del
consiglio, Silvio Berlusconi, di aver comprato, ai tempi del governo
Prodi, senatori e deputati, in particolare di aver pagato con 3 milioni di euro
il cambio di schieramento dell'ex senatore Sergio De Gregorio (reo confesso).
Bondi sostiene che la responsabilità è sua e non di Berlusconi. Affari suoi,
sta ai giudici credergli o meno.
Ma siccome l'ex senatore De Gregorio ha confessato di avere
ricevuto 3 milioni e di questo versamento esistono, pare, riscontri bancari, se
ne deduce, questo proprio non si sapeva, che il patrimonio di Bondi non deve
essere di poca entità se può acquistare
un senatore da 3 milioni di euro. Una
novità che forse può interessare qualche organo dello stato.
Elogio dell'ipocrisia
È insopportabili non solo che tra gli eletti ci siano dei
parlamentari inquisiti e rinviati in giudizio, ma che alcuni siano anche
presidenti di Commissioni parlamentari. Uno per tutti, Formigoni, rinviato a
giudizio per associazione a delinquere, corruzione e non so che altro, è stato
eletto prsidente della Commissione agricoltura (una specializzazione che non
gli conoscevamo mentre ci era nota quella sulla sanità).
Eppure, anche nel nostro paese, come in tutti i paesi
civili, un inquisito, in generale, si dimetteva. Le dimissioni erano
motivate dal fatto che così facendo “poteva difendersi meglio e più
liberamente”. Tutti sapevano che la motivazione era una ipocrisia, ma era
accettabile e garantiva la rispettabilità delle istituzioni.
Ormai non è più così, la rispettabilità delle istituzioni
non interessa più nessuno. Certo che fino a “sentenza definitiva” esiste la
presunzione dell'innocenza, ma come si sa la “moglie di cesare” deve essere al
di sopra di ogni sospetto, ma adesso anche del sospetto che colpisce
Cesare nessuno si occupa.
Il Presidente della repubblica, che è molto interventista,
avrebbe fatto bene a spendere la sua “persuasione morale” su questo che non può
che essere giudicato uno scandalo.
Il PD ha un segretario
Il PD ha eletto il segretario traghettatore che dovrebbe
portare il partito al congresso, a questa funzione è stato eletto Guglielmo
Epifani (Notizia da pg. 12 sul Corriere della Sera .e a pg 6 della Repubblica).
Bah! Ma! Chi sa!
Citazioni: nel bene e nel male
Pietro Grasso, Radio Anch'io, sid
"Non possiamo fare in modo che l'Italia diventi un
paese dove sbarcano le puerpere per ottenere la cittadinanza italiana dei
figli" (questa dichiarazione del Presidente del Senato, nonché seconda
carica della Repubblica, mi è stata segnalata dalla mia amica Luisa. Si tratta
di una dichiarazione fatta a proposito della proposta del ministro Cecile
Kyenge di introdurre nella legislazione italiana lo ius soli. Che dire oltre
che scandalizzarsi. Si può essere contro lo ius soli, ma non si possono usare
argomentazioni così grossolane, razziste ed anche presuntuose, come se la
cittadinanza italiana sia così appetibile, che una puerpera al nono mese di
gravidanza decida di sottoporsi ad un viaggio in clandestinità, su un barcone
pronto sempre ad affondare, solo per poter conquistare per il figlio/a la
cittadinanza italiana. Anche al nuovo presidente del Senato piace esternare,
esterna troppo e non sa quello che dice)
Roberta Carlini, sbilanciamoci, 7 maggio 2013
Con l'intervento d'urgenza sulla tassa sulla casa, il
governo Letta fa un triplice errore: spostando risorse dai più poveri ai più
ricchi, dai più giovani ai più vecchi, dalle periferie al centro. Senza con
questo aiutare l'economia. A chi giova?” (consiglio di leggere tutto
l'articolo sul sito di sbilanciamoci).
Oliviero
Toscani, La
Repubblica, 7 maggio 2013
“Le donne devono
essere più sobrie, dare importanza all'essere più che al sembrare, solo così si
possono evitare altri casi di femminicidio” (gocce di filosofia reazionaria
ammantata di progressismo, essere e non apparire; insomma se le donne vengono
uccise è colpa delle donne. Fa il paio delle sentenza di alcuni anni fa quando
un giudice ha giustificava uno stupro con la motivazione che la donna portava
jeans attillati)
Renato
Schifani, La
Repubblica, 9 maggio 2013
“Continua la persecuzione
giudiziaria, la stagione della pacificazione è lontana” (dichiarazione
rilasciata a proposito della condanna in appello di Silvio Berlusconi. È stato presidente del Senato, seconda carica
dello stato, credo che abbia manifestato con gli altri deputati davanti al
tribunale di Milano qualche mese fa, ed ha una idea della pacificazione tutta
sua, insomma un patto di impunità, una sorta di colpo di spugna. Neanche tanto
era richiesto dalla Mafia. La pacificazione
parte dalla denunzia dei propri misfatti).
Andrea
Oliviero,Secolo
XIX, 10 maggio 2013
“Il PD mercoledì
chiama noi di Scelta Civica e ci chiede di votare Nitto Palma. Precisando che
loro però si sarebbero astenuti ufficialmente. Hanno detto: voi votatelo e poi
noi nel segreto dell'urna spostiamo qualche voto per farlo eleggere” (Un PD
che fa queste operazioncine, sperando che restino riservate, e destinato a
morire, e forse è un bene.)
Ignazio La
Russa, La
Repubblica, 11 maggio 2013
“Finalmente una
posizione (contro lo ius soli) chiara e condivisibile di Beppe Grillo”
Silvia
Tortora, La
Repubblica, 12 maggio 2013
“C'è una
distanza siderale tra la vicenda di Enzo Tortora e quella di Silvio Berlusconi,
trovo tutto questo sconcertante, ingiusto e offensivo. … Enzo era una persona
perbene, non era innocente, era estraneo alle accuse per le quali patì il
carcere: i mascalzoni non dovrebbero citarlo perché gli si ritorce contro....
La sua storia dimostra che può capitare che una persona perbene si trovi in una
situazione come la sua. Ma Enzo la affrontò nel rispetto della legge e del suo
popolo. E non si servì in alcun modo del proprio ruolo pubblico (era
parlamentare e si dimise). Per questo chi non ha niente in comune con lui
farebbe bene a lasciarlo in pace”.
Carlo Ripa Di
Meana, La
Repubblica,. 12 maggio 2013 (a proposito
del sostegno attivo ad Alemanno nell'elezione del sindaco di Roma)
“è presto detto.
Preferisco l'imperfetto Alemanno che però si è fatto cinque anni di dressage,
di addestramento, ai volenterosi dei suoi concorrenti. … Esatto, è stato il
mio primo voto per lui (per Berlusconi nelle ultime elezioni politiche). Spero
che Roma tenga. Se cade, Berlusconi verrà travolta” (in uomini come Carlo
Ripa di Meana, quello che meraviglia è il disprezzo per se stessi. Uno può
cambiare opinione, egli l'ha fatto più volte, ma quando si travalica, anche
sinceramente, il rispetto di sé, della propria vita, vogliamo dire della
propria storia, dovrebbe consigliare di tacere, farne un fatto intimo. Ma il
desiderio di finire “coppa o giornale”, come dicono a Napoli, deve essere
irresistibile)
Guido Rossi, Il Sole 24 Ore, 12 maggio 2013
“L'impressionante
numero dei suicidi, delle violenze, dell'incremento delle malattie infettive,
del loro rapporto e collegamento strettissimo con le misure di austerità,
costituiscono il problema centrale di ogni urgente politica governativa”.