domenica 29 gennaio 2012

Diario 159 (23 – 29 gennaio 2012)

Diario 159
23 – 29 gennaio 2012



Una buona notizia
Una cattiva notizia
Monti fa … miracoli
Un pasticcio incomprensibile
Qualcuno batta un colpo
Ritorna il feticcio dello Stato?
Italiani … voraci
Un Professore non sfigato
Citazioni: nel bene e nel male


Una buona notizia
Rita Borsellino parteciperà alle primarie per la designazione del candidato sindaco a Palermo. Una candidatura che pare abbia l’appoggio del PD, o almeno di Bersani.
Dopo Cammarata la città di Palermo ha bisogno di cambiare musica e stile, la Borsellino sembra la candidata giusta. Ogni tanto una buona notizia:

Una cattiva notizia
Son passati appena pochi giorni che ambizioni personali, interessi, volgarità, inciucci, ecc. hanno rimesso in discussione le primarie per la scelta del sindaco di Palermo. Tutti danno il loro contributo. C’è una determinazione nel dissolversi della sinistra che pare una maledizione.

Monti fa … miracoli
Nel provvedimento in discussione al Consiglio dei ministri, Italia semplificati, così si potrà chiamare, si esprime la necessità di semplificare la vita ai cittadini, finalmente, con l’utilizzo del sistema informatico: certificati, richieste, voti, ecc. tutto sarà in “tempo reale” senza nessuna perdita di tempo. Bene. Il tutto costituisce un miracolo dato che il paese non è dotato di una banda larga, che certe zone sono sconnesse o con difficoltà di connessione.

Un pasticcio incomprensibile
Della semplificazione fa parte non l’abolizione del valore legale della laurea ma la diminuzione del suo peso nei concorsi pubblici, mentre è allo studio la vera è propria abolizione del valore legale.
Un primo pasticcio: a quello che se ne sa, il voto di laurea non conterà niente nei concorsi, quello che ha valore è la capacità mostrata dal candidato. Bene. Tuttavia si valuterà l’Università dove la laurea è stata conquistata. Problema: chi valuterà l’ateneo? Il valore assegnato all’ateneo varrà per tutte le facoltà dell’ateneo (che si reputano tutte dello stesso valore?). Che senso ha cancellare il peso di una laurea con 110 e lode mentre dare peso a una laurea con 80 di un ateneo classificato di eccellenza?
L’abolizione del valore legale della laurea vuol dire che chiunque può esercitare una qualsiasi professione per la quali è prescritto l’Esame di stato a prescindere della disciplina nella quale si è laureato o anche senza laurea? E per le professioni per il cui esercizio non è previsto un esame di stato chiunque può esercitare con o senza laurea?

Qualcuno batta un colpo
I martiri cantando e con la luce della felicità negli occhi si avviavano al martirio. Era sostenuti dalla fede, dalla speranza di una eternità gioiosa… ma noi?
Il paese va a rotoli, fabbriche che chiudono, aziende che falliscono, giovani senza lavoro, la “quarta settimana” per molti famiglie un miraggio, la distribuzione del reddito favorisce sempre chi più ha, tutto costa più caro, gruppi sociali lottano, alcuni a torto altri a ragione, in tutte le città tende di operai che sono stati licenziati, ….
Mentre tutti noi a leggere i bollettini della Guardia di Finanza che ci dicono quanti evasori scoperti, bene, benissimo; ma con molta più cura osserviamo il segno con il quale si chiude la borsa di Milano, di quanti gradini sale o scende lo spread, quante A o B ci assegnano le agenzie di rating, tutti indicatori volatili, di nessuno affidamento.
In tutto questo il governo dei professori decreta, siamo al terzo decreto, ma di provvedimenti di prospettiva nulla.
Il PD, grande sostenitore di questo governo, non ha voce, cincischia, ma nessuna domanda viene avanzata al prof Monti. Eppure alcune non sembrano di poco peso.
Per esempio si potrebbe chiedere: cosa pensa di fare contro la speculazione finanziaria; cosa aspetta ad elaborare o fare elaborare qualche indirizzo di politica industriale; come pensa di intervenire nel sistema bancario oltre che facendole riempire di euro, per evitare che facciano le solite porcherie con i clienti e con la speculazione, dividendo le attività tradizionali di banchiere da quelli della finanza; quale politica attiva dell’occupazione; quando, come e quale una patrimoniale.
Sono tutti temi che il professore Monti e l’insieme del governo aborrisce; per loro il “mercato” rilancerà l’economia, la distribuzione del reddito, lo sviluppo, e punirà gli speculatori. Non è un caso che il professore sempre più, all’estero, è paragonato alla signora Thatcher.
Ma all’interno del PD c’è qualcuno che pensa che il liberismo è la malattia e non la cura? C’è qualcuno che pensa che si debbano fare delle riforme? C’è qualcuno che resta legato alla politica come strumento per il bene comune e non di pochi?
Se c’è qualcuno che pensa questo, batta un colpo.

Ritorna il feticcio dello Stato?
Sul supplemento domenicale del Corriere della Sera, La Lettura, Pierluigi Battista somministra due pagine per comunicarci che l’illusione liberale è tramonta e che torna in auge il potere dello stato, o meglio lo statalismo. Cioè un potere opprimente che cancella tutte le libertà individuale a favore del controllo dello Stato. Tra gli esempi uno pare particolarmente infelice, quello della difesa dei cittadini dalle indagini della Guardia di Finanza per appurare se si è o meno evasori. Son sicuro che Battisti è un fautore che tutti paghino le tasse, ma se qualcuno non li paga sarà opportuno indagare o no? E se gli evasori non si conoscono non sarà opportuno indagare anche se nell’indagine possono finire anche dei cittadini onesti, che in quanto onesti, non hanno nulla da temere? E come si fa a riconoscere un evasore se non guardano ai suoi conti e al suo tenore di vita (consumi compresi)?
Ma il punto non è questo: non si capisce dove Battisti veda l’avanzare dello statalismo. Pare ai più che il governo Monti si muova in altra direzione in una situazione nella quale non ci si convince che il liberismo è la malattia. Negli USA e in Inghilterra il dibattito culturale a questa convinzione è arrivato, da noi anche le forze di sinistra rivendicano più mercato.
È essenziale che lo Stato intervenga, è improprio che intervenga in materia “personale”, dove la libertà individuale deve rimanere salda e, addirittura, difesa dallo Stato. Che questo non avvenga in Italia, anche per la presenza del Vaticano, è evidente, ma il nostro non se ne cura, mentre sarebbe opportuno che lo stato intervenisse in materia economica. O speriamo che èprima o poi tutto torni come prima?

Italiani … voraci
Nel Padovano è stata scoperta una signora anziana proprietari di numerose abitazioni che percepiva 5-6 euro al mese di affitto in nero. La signora era sconosciuta la fisco. Un caso di normale evasione fiscale? No, qualcosa di più torbido. La signora ha richiesto e ottenuto dal Comune diversi sussidi, fino al rimborso da parte dell’amministrazione locale delle tasse universitarie pagate per il figlio.
Non ci sono parole!
Lavoratori in nero, cioè “clandestini” sulla nave naufragata al Giglio. Anche questo!

Un Professore non sfigato
Il professore Martone, anche viceministro, sicuramente non è uno sfigato. Si è applicato: dottorando a 23 anni, ricercatore di ruolo e avvocato a 26 anni, professore associato a 27 e professore ordinario a 29 (anche se il giudizio della Commissione di concorso non era unanime ed anzi critico). Con questo curriculum, forse aiutato dalla collocazione del padre, ma sicuramente frutto di impegno giudica con la superficialità e l’arroganza di uno “arrivato”, sfigati chi non si laurea prima di 28 anni (perché 28 e non 26 o 25?).


Citazioni: nel bene e nel male
Luciano Gallino
“Ci sono due strade per creare occupazione. Una è quella delle politiche fiscali: lo Stato riduce le tasse alle imprese per incentivarle ad assumere. L’altra vede lo Stato creare direttamente posti di lavoro. Rientrano palesemente nella prima le misure predisposte dal governo che sono entrate in vigore a gennaio…. C’è un’obiezione di fondo alle misure del governo: le politiche fiscali presentano una serie d’inconvenienti che ne limitano molto la capacità di creare occupazione.”. La Repubblica, 22 gennaio 2012

Emma Marcegaglia
“Noi vogliamo poter evitare situazioni dove ci sono persone che non lavorano e su questo un sindacato moderno non può che essere d’accordo”. La Repubblica, 22 gennaio 2012 (la signora Emma mi pare esageri!)

Beppe Grillo
“Il governo Monti sta facendo questo sporco lavoro schifoso di mettere le categorie dei cittadini l’uno contro l’altro, per esempio gli evasori contro chi paga le tasse” Il Fatto Quotidiano e Venerdi di La Repubblica
“La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso.” Corriere della Sera 25 gennaio 2012
(che dire? Gratta, gratta ….)

1 commento:

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