Diario n. 319
10 luglio 2012
L’America è
sconvolta, titolano i giornali, dichiarano gli speaker della TV, confermano
i corrispondenti. Il cecchino che appostato in un palazzo uccide alcuni poliziotti
è sconvolgente. Un atto di barbarie, si uccide a caso, un atto che non può che essere condannato ed esecrato. Il
giudizio non ammette varianti.
Non si tratta di giustificare ma di trovare una spiegazione,
per quanto assurda possa essere. A me pare che la questione causa-effetto sia
chiara. Nelle ultime settimane, e ancora ieri, poliziotti bianchi hanno esercitato la loro autorità e il loro
ruolo in modo eccessivo, freddando, spesso assolutamente senza motivo e senza pericolo
per la loro incolumità cittadini americani neri spesso inermi e in condizione
di non nuocere. I video e le registrazioni sono chiarissimi; spesso si è
trattato di esecuzioni a freddo. Per questi numerosi episodi l’America non si è
sconvolta. Ora è chiaro che tra i membri della polizia ci possano essere delle
persone, diciamo così, “eccessive”, questo non infirma la natura di quel paese
ed il ruolo della polizia; ma natura del paese e ruolo della polizia viene
messo in discussione quando i poliziotti che si sono macchiati di un crimine
non vengono inviati a giudizio, non vengano esonerati dal servizio, non vengano
sottoposti a provvedimenti. Per questa mancanza di giustizia sarebbe stato
necessario, democratico e solidale che l’America, anche in questo caso, si
svegliasse sconvolta.
La causa non giustifica l’effetto, ma forse serve a dare
qualche spiegazione.
Alimentato da un possibile futuro presidente degli USA il
clima razzista negli USA tende a crescere, il rivendicazionismo culturale,
etnico e sociale appare come una brutta strada, una terribile strada. Si getta
molto acqua sul fuoco, non è in atto una guerra razziale, vogliamo crederlo, ma
non si tratta di minimizzare ma di azioni concrete e di una nuova presidentessa
USA che non si lasci trascinare da quest’onda per guadagnare qualche voto.
Ma il marcio del razzismo non alligna soltanto negli USA,
ha rappresentanti e attivisti anche in Europa e nel nostro paese.
Amedeo Mancini può essere un balordo, violento e ignorante,
ma ha ucciso Emmanuel Chidi Nnamdi per motivi razzisti; i bagnini di quello
stabilimento della Versilia che hanno esposto la bandiera dei confederati nella
guerra civile americana sono sicuramente stupidi ma anche razzisti, per non
parlare di molti dei discorsi della Lega e del suo segretario, e degli infiniti
episodi quotidiani non sempre cruenti ma sempre razzisti. Fassino, ex sindaco
di Torino, ora propone liste per le case popolari divise tra italiani e
immigrati, una soluzione contro gli immigrati; la proposta si giustifica perché è nei
quartieri popolari che Fassino ha perso e li il problema dell’immigrazione e
sentito pesantemente. Che scelta, legarsi al carro dell’onda anti-immigrati e
razzista.
Stiamo scherzando con il fuoco, facciamo finta di niente
e voltiamo la faccia, invochiamo l’Europa che non c’è, e speriamo nel Papa.
Questa si che è la politica che ci salverà.
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