domenica 10 luglio 2016

C’è qualcosa di marcio in … USA, e non soltanto li



Diario n. 319
10 luglio 2012

L’America è sconvolta, titolano i giornali, dichiarano gli speaker della TV, confermano i corrispondenti. Il cecchino che appostato in un palazzo uccide alcuni poliziotti è sconvolgente. Un atto di barbarie, si uccide a caso, un atto che  non può che essere condannato ed esecrato. Il giudizio non ammette varianti.
Non si tratta di giustificare ma di trovare una spiegazione, per quanto assurda possa essere. A me pare che la questione causa-effetto sia chiara. Nelle ultime settimane, e ancora ieri,  poliziotti bianchi  hanno esercitato la loro autorità e il loro ruolo in modo eccessivo, freddando, spesso assolutamente senza motivo e senza pericolo per la loro incolumità cittadini americani neri spesso inermi e in condizione di non nuocere. I video e le registrazioni sono chiarissimi; spesso si è trattato di esecuzioni a freddo. Per questi numerosi episodi l’America non si è sconvolta. Ora è chiaro che tra i membri della polizia ci possano essere delle persone, diciamo così, “eccessive”, questo non infirma la natura di quel paese ed il ruolo della polizia; ma natura del paese e ruolo della polizia viene messo in discussione quando i poliziotti che si sono macchiati di un crimine non vengono inviati a giudizio, non vengano esonerati dal servizio, non vengano sottoposti a provvedimenti. Per questa mancanza di giustizia sarebbe stato necessario, democratico e solidale che l’America, anche in questo caso, si svegliasse sconvolta.
La causa non giustifica l’effetto, ma forse serve a dare qualche spiegazione.
Alimentato da un possibile futuro presidente degli USA il clima razzista negli USA tende a crescere, il rivendicazionismo culturale, etnico e sociale appare come una brutta strada, una terribile strada. Si getta molto acqua sul fuoco, non è in atto una guerra razziale, vogliamo crederlo, ma non si tratta di minimizzare ma di azioni concrete e di una nuova presidentessa USA che non si lasci trascinare da quest’onda per guadagnare qualche voto.     
Ma il marcio del razzismo non alligna soltanto negli USA, ha rappresentanti e attivisti anche in Europa e nel nostro paese.
Amedeo Mancini può essere un balordo, violento e ignorante, ma ha ucciso Emmanuel Chidi Nnamdi per motivi razzisti; i bagnini di quello stabilimento della Versilia che hanno esposto la bandiera dei confederati nella guerra civile americana sono sicuramente stupidi ma anche razzisti, per non parlare di molti dei discorsi della Lega e del suo segretario, e degli infiniti episodi quotidiani non sempre cruenti ma sempre razzisti. Fassino, ex sindaco di Torino, ora propone liste per le case popolari divise tra italiani e immigrati, una soluzione contro gli immigrati;  la proposta si giustifica perché è nei quartieri popolari che Fassino ha perso e li il problema dell’immigrazione e sentito pesantemente. Che scelta, legarsi al carro dell’onda anti-immigrati e razzista.
Stiamo scherzando con il fuoco, facciamo finta di niente e voltiamo la faccia, invochiamo l’Europa che non c’è, e speriamo nel Papa. Questa si che è la politica che ci salverà.


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