Diario 197
5 – 11 novembre 2012
- Obama
- Pinocchio dove sei?
- Non posso avere ragione
- Citazioni: nel bene e nel male (Obama, Todd Giltin, Jaques Attali, Silvio Berlusconi)
Obama
La vittoria di Obama ci fa respirare, il reazionario è stato
sconfitto. Dire che il paese è diviso in “due” è ridicolo, lo si ripete dopo
ogni elezione americana, una divisione iscritta nelle regole del gioco e che
può essere un po’ più vicina o un po’ più lontana dal 50%.
Obama è comunque sempre il presidente degli USA, quindi non
carichiamolo di aspettative che non potrà (e forse non vorrà) soddisfare; ma
sicuramente, sotto la sua nuova presidenza, liberato dai problemi di una
ricandidatura, gli USA saranno un po’ meno ingiusti, un po’ più solidali, un
po’ più civili e più rispettosi della dignità di uomini e donne a prescindere
dalle differenze di razza, di religione e scelte sessuali.
Non tutto invidiamo degli USA, ma un presidente come Obama
si, è imparagonabile con l’attuale nostro presidente (per non dire del
precedente).
L’orizzonte Italia non prevedete niente di buono.
Pinocchio dove sei?
Due dei maggiori economisti alla moda, che imperversano dai
due principali quotidiani e spesso dalla TV, si sono esibiti in spericolate
spiegazioni, non circa la loro preferenza per il candidato avverso ad Obamo
(cosa lecita, ciascuno sceglie il carro dove salire), ma circa l’opportunità,
la necessità e la convenienza di una vittoria di Romney. Liberi intellettuali? Forse liberisti, sicuramente
fastidiosi e privi di spessore. Due grilli parlanti. Pinocchio dove sei?
Non posso avere ragione
Non voglio, non posso avere ragione quando ho pronosticato
che avremmo finito con il votare con la vecchia legge (la porcata, per
intendersi). Sebbene i montiani, in qualsiasi partito, in qualsiasi palazzo e
su qualsiasi poltrona, vogliono una legge maggioritaria ma non tanto da
garantire a chi vince di governare, in modo da non libarci da Monti e lasciare
libero il Quirinale; sebbene pochi, quasi nessuno vuole un ritorno al
proporzionale (una testa un voto); sebbene tutti si sbracciano per dichiarare
la necessità di una riforma, mi pare che alla fine o tutto rimarrà come prima,
o avremo una legge peggiore di quella attuale, con tutti i difetti di quella presente,
ma cancellando la sua natura maggioritaria. Non è un cedimento alla democrazia,
ma una scelta per l’ingovernabilità che ci porta nuovamente in grembo a Monti. Questo
molti vogliono e forse, sostenuti dal colle più alto, lo otterranno.
Citazioni: nel bene e
nel male
Obama, La Repubblica, 8 novembre
2912
“Continueremo a fare questa strada insieme, perché il ruolo
del cittadino nella democrazia non si esaurisce con il voto. …Vogliamo per i
nostri figli una America che non sia fiaccata dalle disegueaglianze. Generosa,
tollerante, aperta al sogno degli immigrati”
Todd Giltin, La Repubblica, 8 novembre
2912
“È l’esatto opposto di quel che accadde nel 1978 quando la California approvò
Proposition 13 che, riducendo tasse sulle case, mise in moto l’offensiva
ideologica anti-fisco, che fu raccolto da Ronald Reagan e poi condizionò per un
terso di secolo la politica americana. Adesso il pendolo va dall’altra parte:
si comincia a capire che gli investimenti pubblici, specie nell’istruzione,
sono un modo per facilitare las crescita e ridurre le ineguaglianze. Speriamo
che, come avvenne nel 1978, il messaggio della California sia ora recepito dal
altri parti del paese”
Jaques Attali, La Repubblica, 8 novembre
2912
“Approvare 17 piani di austerità non equivale a fare un
piano di crescita per l’eurozona.”
Silvio Berlusconi,
La Repubblica,
9 novembre 2912
“Io continuo a
cercare un candidato premier: Angelino (Alfano) vincerà pure le primarie, ma
con lui rischiamo di straperdere le politiche” (Il capo padrone non demorde, ma forse non morde. In sostanza dice:
giocate pure alle primarie poi io tirerò fuori il coniglio dal cappello. Ma non
credo che il giochino questa volta possa riuscire. Il PDL le elezioni le
straperderà con chiunque, anche con Berlusconi, se poi pensa che il coniglio
sia l’ex banchiere Giampiero Samorì, proprio non ha capito la fase. Molti
pensano che basti una faccia nuova, altri, anche a sinistra, pensano che basti
un lista virtuosa e presentabile. Non è così, il tempo è diverso.)
Nessun commento:
Posta un commento