Diario 193
8-14 ottobre 2012
- Amore, figli, famiglia e …. possesso
- Fortissimamente vuole e in più pecca di in-riconoscenza
- La manovra di assestamento 2013: ma ci pensano studipi
- Cieli bui
- Tobin Tax
- La malavita organizzata a Milano
- Legge elettorale e Napolitano
- Citazioni: nel bene e nel male (Francesco Profumo, Beppe Grillo, Michele Emiliano, Angelino Alfano, Roberto Formigoni, Innocenzo Cipolletta)
Amore, figli,
famiglia e …. possesso
Non interessa di chi sia la ragione e la colpa, ma le
immagini trasmesse giovedì sera dalla TV del ragazzino di dieci anni
sequestrato con la forza dal padre e dai poliziotti, portato via di peso, dalla
sua scuola, strattonato e contro la sua volontà manifesta imbarcato con forza
in un’auto e portato via, è un racconto di insensibilità, espressione pura del
senso di possesso dei genitori rispetto ai propri figli. La madre e il padre a
quel bambino vogliono bene, ma è un amore malato.
Poliziotti, assistente sociale, insegnante, oltre che padre
e madre, zia e nonno tutti inadeguati.
Gli amori finiscono, si sa; le relazioni si lacerano,
capita; gli amanti si separano. Ma la reciproca responsabilità verso gli
eventuali figli permane, una responsabilità non solo materiale ma di affetto
che garantisca una crescita nella normalità. Non si tratta di resistere nella
convivenza per “amore dei figli”, i figli stanno male dentro una casa piena di
tensione, di disamore, di conflitto. Separarsi fa bene a tutti. Ma aprire un
conflitto sul “possesso” dei figli, vuol dire essere indifferenti alla salute
psichica e alla formazione caratteriale del figlio/a amata. Forse in questi
casi il giudice invece di “assegnarne” la custodia ad uno dei due, farebbe bene
a toglierla ad ambedue.
Fortissimamente vuole
e in più pecca di in-riconoscenza
Monti non è solo a disposizione
del paese, ma vuole rimanere dove si trova o anche salire un gradino più in
alto.
Non si presenta alle elezioni, non perché un senatore a vita
non potrebbe, ma perché non vuole correre l’alea; nonostante il consenso che
risulta dalle indagini demoscopiche non è certo che dalle urne uscirebbe un uguale
consenso. E poi se si candidasse e vincesse resterebbe legato a Palazzo Chici
(e il colle più alto resterebbe un sogno), se sconfitto dovrebbe tornare alla
Bocconi.
Accreditato come dotato di “ironia inglese” e di parole
austere, in realtà mostra un cipiglio … romano. Sicuro delle sue riforme,
sventola sotto il naso del suo devoto Casini e del suo sostenitore (critico?)
Bersani la popolarità del suo governo, superiore a quella dei partiti che lo
sostengono ma che in passato non hanno
fatto le riforme, perché “impopolari”; egli non ha paura dell’impopolarità le
ha fatto, e gode di consenso. Lui è l’uomo delle riforme “impopolari” e siccome
su questa strada bisognerà continuare, “non avrai altro presidente del
consiglio al di fuori di Monti”. Soddisfatto di avere costretto a sostenerlo
quei partiti che prima si combattevano con vigore a scapito del paese, di fatto
li mette in ridicolo sbattendogli in faccia i dati del suo consenso (ormai la
politica è solo demoscopica).
La riconoscenza non è virtù dei potenti, nemmeno se
cattolici, ma l’ambizione spesso acceca, e fa proclamare cose di cui poi doversi
pentire e fare penitenza (speriamo).
La manovra di
assestamento 2013: ma ci pensano studipi
Fino a quando gli elettori italiani non drizzeranno le
orecchie, non apriranno gli occhi, non raddrizzeranno la schiena e non
prederanno in mano il loro futuro, il Governo tecnico (sic!) e quello para
tecnico che seguirà continueranno a bastonarci. Vogliono il
sangue. In più ci trattano come
degli stupide.
Il triste ministro Grilli ha fatto la figura del bischero,
in tutti i giorni precedenti ci ha garantito che dell’aumento dell’Iva non se
ne sarebbe fatto nulla, ed ecco puntuale dentro la manovra l’aumento. Ma attenzione
è un sacrificio che lui chiede per un atto (forse) di solidarietà: la diminuzione dell’aliquota
per i primi due scaglioni dell’Irpef. Una favolosa manovra di solidarietà che
allevia le famiglie a più basso reddito, infatti gli si lascia in tasca qualche
euro in più per poi sottrarglielo con l’aumento dei prezzi effetto dell’aumento
dell’Iva. I tecnici pensano di essere gli unici in grado di riflettere e far di
conto: alla fine non è escluso che la relazione aumento Iva diminuzione Irpef ai
primi due scaglioni per le famiglie, a basso reddito e a tutti, sia del tutto
negativa.
Cieli bui
Altra trovata per risparmiare è quella dei cieli blu. Sarei felice se fossero spenti le luminarie e
i fari che illuminano i nostri monumenti.
Ma “abbassare” le luci delle strade fino al buio è una vera
sciocchezza. E poi che fa una legge il governo? Intanto quasi nessun comune,
gli unici che possono decidere, ha un impianto che può permettere una modulazione che abbassi
l’intensità della luce. Poi ci sono problemi di sicurezza, strade al buio e
tutti avanti a tentoni con le lampadine tascabili (una vera manna per i
produttori di queste e delle pile).
Certo che c’è nell’illuminazione pubblica c’è un eccesso di
illuminazione, su questa sarà necessario ragionare sul piano dell’estetica,
della vivibilità, della sicurezza, ecc. ma partire dalla necessità di fare
“risparmi” e il solito errore a cui questo governo di tecnici ci ha abituati.
Tobin Tax
Delle ultime decisioni del governo vale la pena di apprezzare
che il nostro paese aderisce, come poteva non farlo, all’applicazione della
Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Bene, ma. Non discuto della
risibile aliquota, la questione è complicata e i mancano i dati per fare dei
calcoli in qualche modo attendibili. Ma c’è un secondo ma, ancora più complesso
e che rischia che di questa decisione si finirà per pagare i costi
(trasferimenti in altre Borse delle transazioni) senza benefici: i paesi devono
accordarsi sulle modalità di applicazione e soprattutto su quelle di
riscossione, che non sembrano per niente semplice anche se possibile.
Difficoltà artificiose, non si esclude. Si vedrà.
La malavita
organizzata a Milano
Scandalo! la malavita organizzata e socio occulto (?) del
Consiglio regionale della Lombardia. Certo che è scandaloso, ma Formigoni fa
finta di nulla (forse aspetta suggerimenti per la nuova Giunta). Lo scandalo va
bene, ma la meraviglia no. Che la criminalità organizzata si sia incistata in
Lombardia, a Milano e in tutto il Nord, è noto da tempo, ed è chiara che il
degrado delle istituzioni costituisce un suo terreno facile di coltura, ma
quale è la relazione diretta degrado-criminalità organizzata o criminalità
organizzata-degrado?
Legge elettorale e
Napolitano
La proposta di nuova legge elettorale approvata a
maggioranza in Commissione affari costituzionali, non è digeribile, ma non
sembra possa fare molta strada da fare (quando ho scritto, preso di pessimismo,
che avremmo finito per votare con il porcellum, forse non mi sbagliavo). Le
preferenze alimentano corruzione, voti di scambio, e spese abnormi; il premio
di maggioranza colpisce al cuore la rappresentatività. Peggio di così.
Per di più il Presidente della repubblica ha esternato, da
una parte a raccomandato una legge condivisa, ma poi ha invitato i partiti a
non aggregarsi in coalizioni eterogenee che poi non sarebbero in grado di governare.
Non è ancora un’indicazione su chi debba far parte delle singole coalizioni ma
poco ci manca. Il fine mandato eccita i Presidenti.
Citazioni: nel bene e
nel male
Francesco Profumo,
La Repubblica,
9 ottobre 2012
“Il paese va allenato. A volte dobbiamo utilizzare un po’ più di bastone, a volte dare più
carore, mai troppe” (bravi gli studenti
che venerdì, durante la manifestazione per i tagli alle scuole – bastone –
hanno portato al ministro tante carote. Una lezione di ironia ad un governo che
ne è privo).
Beppe Grillo,
Corriere della Sera, 11 ottobre 2012
“Questo è il terzo sbarco in Sicilia, Garibaldi ha portato i
Savoia, gli americani la mafia, ma nessuno è venuto a nuoto… Per la Sicilia è un nuovo giorno”
(a questo punto i cronisti scrivono “gli
scappa da ridere”, meno male, un po’ di ironia in questa impresa che si
contrappone a camper, autobus, treni, ecc ci vuole. Una replica storica che non
ha portato mai bene)
Michele Emiliano, La Repubblica, 11 ottobre
2012
“La realtà è che nella maggior parte dei Comuni italiani gli
impianti di illuminazione son vecchi da decenni. C’è un interruttore: acceso o
spento”
Angelino Alfano,
Corriere della Sera, 12 ottobre 2012
“Il provvedimento del governo sullo scioglimento del
Consiglio comunale di Reggio Calabri (giustificato
per infiltrazioni mafiose), penalizza un’intera comunità e non rafforza la
presenza dello Stato in questa parte del Paese” (improvvida dichiarazione, secondo lo pseudo segretario nazionale del finito
PDL la presenza dello Stato a Reggio Calabria è rafforzata dalla presenza di un
Consiglio comunale infiltrato dalla criminalità organizzata. Che dire, non gli
manca solo l’appeal, come già affermato dal suo padrone Berlusconi, ma anche
qualcos’altro. O forse no, è proprio convinto)
Roberto Formigoni,
Corriere della Sera, 12 ottobre 2012
“Vi avevo promesso un gesto forte di discontinuità e ci
sarà. Con l’accordo di PDL e Lega la giunta sarà azzerata” (Maroni abbozza, sembra salvare il Presidente ma poi la sua base lo
costringe ad un ripensamento. Forse è proprio la fine di Formigoni)
Innocenzo Cipolletta,
L’espresso 18 ottobre
“Molti pensano che solo un Monti bis possa garantire la
stabilità e la fiducia riconquistate da questo governo. Ma è vero il contrario:
senza un forte mandato degli elettori il futuro premier rischia di finire in
balia dei meracti”
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