domenica 13 dicembre 2020

Una nuova ondata epidemica è inevitabile

 


Diario 13 dicembre 2020

 

Quella che bisognava impedire invece sembra inevitabile. Dopo le feste, si fa per dire, avremo una terza ondata di epidemia. Tutto sembra lavorare in questa direzione.

Da una parte la stanchezza della popolazione, le persone non ne possono più delle restrizioni. Restrizioni, per altro, non sempre chiare e soprattutto definitive. Il gioco politico su questa grave iattura è indecoroso. Lo schieramento dei partiti, dei ministri e dei singoli politici è altanellante: chiudere o aprire, muoversi o non muoversi, riunirsi o non riunirsi, tutto sembra uguale e indifferente.

Ciascuno ha i simboli in cui crede, non metto becco, ma tutto questo piagnisteo sul Natale diverso, sembra fuori scala. Ma è possibile che non ci si renda conto della necessità di mettere tra parentesi queste feste in ragione del dolore e dei lutti che questa epidemia sta provocando. I mezzi di comunicazione, soprattutto la TV, ci assillano con i dati sui contagi, sui morti, sull’andamento dell’indice di contagiosità, ma anche sui piagnistei per le feste. Tutto è uguale.

Oggi e domani, belle giornate di sole, in quasi tutto il paese, sembrano l’occasione per riempire le strade, per lo shopping natalizio. Così è a Roma, Milano, Napoli, ecc.

Mentre a Roma dei minorenni si danno appuntamento, prima a Trinità dei Monti e ieri a Villa Borghese, per delle scazzottate allegre e … divertenti. Giovani diseducati, o forse male educati, che spero i giudici manderanno i responsabili a fare servizio sociale negli ospedali.

Sempre si fa appello alla responsabilità dei cittadini, come se questa responsabilità non dovesse trovare sostanzioso alimento in dichiarazioni coerenti, stabili e chiare di chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli.

Mi sembra che il paese, e i suoi governanti, di governo e di opposizione, siano preda di una sorta di sindrome di Titanic: l’orchestra suona, la gente balla e il Titanic affonda.

Una sindrome alimentata anche dalla grande quantità di risorse che arriveranno dall’UE. È indisponente e inqualificabile osservare le manovre delle singole forze politiche e dei singoli leader per posizionarsi bene nella divisione della torta. Ma non si tratta di un dessert, ma piuttosto di una discreta occasione per mettere mano per sanare alcune storture del paese. La retorica che tutti possono contribuire con idee giuste per il bene del paese è, appunto,  una posizione farlocca, maggioranza e opposizione dovrebbero avere  idee diverse sull’evoluzione della società, non si tratta dare risposta a qualche distorsione, anche grave, della nostra società, ma piuttosto di cominciare a costruire sulla base  di libertà e di uguaglianza il futuro del paese.      

 

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