Diario
1
gennaio 2020
Se
il centro sinistra non si facesse coinvolgere in una collettiva frenesia di
autodistruzione, ma facesse le cose che la gente si aspetta, con pazienza,
senza iattanza, ma con realismo e qualche goccia di utopismo, e riuscisse a giungere fino alla fine della
legislazione, allora riuscirebbe a seppellire il centro destra nella fossa che
si sta costruendo.
Gli
strateghi comunicativi del centro destra, di tutto il centro destra senza
distinzione interna, non si rendono conto che la realtà non può essere quella
che si desidera, ma quella che appare più consistente. Continuare a dire che il
governo Conte ha i giorni contati, mentre questi giorni continuano a scorrere;
se affermano che il Natale gli ha portato la testa di un ministro mentre la
befana gli porterà quelle di tutto il governo, mentre il governo continua,
faticosamente, la sua strada, rende la profezia inattendibile e permette di
giudicare quelle forze politiche incapaci (anche di fare previsioni).
Fondamentale
per la politica è la capacità di leggere le “prospettive” non di assumere i
propri desideri per accadimenti reali.
Gli
interessi dei partecipi del centro sinistra non hanno nessun interesse ad una
chiusura prematura della legislazione, a meno che qualcuno non pensi di
allearsi dopo con il Salvini vittorioso. Ma per quanto spregiudicato sia Matteo
Renzi non si può credere che arrivi a tanto. Il M5* ha speranza di qualche
recupero solo se resiste fino alla fine della legislazione. Traguardo a cui
guarda con interesse sia il PD che LEU. Certo può sempre esserci un incidente
di percorso, può venire a cadere la capacità di gestire situazioni complesse,
ma non farei conto su questo.
Salvini
e la Meloni con i loro continui annunzi della caduta del governo si stanno
scavando una fossa dove finiranno per cadere. Del resto al punto in cui sono e
sulla base della strategia elaborata, non possono fare diversamente.
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