venerdì 22 marzo 2019

Una polemica


Un diario particolare in cui si può trovare il testo della risposta di Enzo Scandurra al testo mio di ieri sull'uguaglianza e la mia risposta.



Ti rispondo subito caro Francesco, in primis io non credo al cantiere della sinistra riformista anche se assumesse l'uguaglianza come bandiera. Credo, come ha ben scritto Favilli, nel suo saggio (che puoi trovare sul sito Officina) che il riformismo è scaduto nel suo rovescio, in Italia e fuori. In secondo luogo la tua frase assumendo la disponibilità delle nuove generazioni ad occuparsi del salvataggio del mondo, mi sembra un pò vetero. Anche qui rinvio a un articolo di Viale (verso chi?) che afferma che: 
Per esprimere le sue potenzialità questo nuovo movimento (i giovani ndr) non ha alcun bisogno di una “sinistra” che non c’è; e non per caso. E’ la sinistra che non c’è più ad aver bisogno di quel movimento per cercare di tornare in vita; con il rischio di distruggerlo, come dopo il G8 di Genova e in altre occasioni. 
Detto questo per il resto non mi sembra che tu dica cose nuovissime, almeno fra noi, (lo dicevano anche quelli della rivoluzione francese) certo che l'uguaglianza è fondamentale. Ma apriamo pure un dibattito sui come la intendiamo e come è possibile realizzarla. Enzo


Caro Enzo, intanto ti ringrazio per l'attenzione, poi in un certo senso la tua risposta anche se non mi consola mi fa riflettere (non so se sia bene). 
Certo che l'uguaglianza è parola antica, come mi ricordi  risale alla rivoluzione francese, ma come mai non sia riuscita ad affermarsi?
La risposta la trovo in filigrana in quello che mi scrivi, senza polemica ma cercando un punto di chiarezza. 
Affidiamo ai ragazzi la riconversione ecologica del  pianeta.  Bene. Bisogna "pensare globalmente e agire localmente"   (ancora!). A noi "anziani"
(che tutto abbiamo fatto e disfatto!) non resta che chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti, fare la differenziata, andare a piedi, entrare in un 
qualche comitato che si batte per qualche vistosa questione di disagio locale. 
Ma soprattutto dobbiamo  impegnarci nel demolire ogni parvenza o ipotesi di sinistra, in questo siamo bravissimi ci siamo allenati per anni. 
Le sinistre, qualunque, chiunque e ovunque,  sono uno sgradevole "rifiuto" del passato (addirittura dalla rivoluzione francese), non 
c'è bisogno neanche di differenziarla, va tutta nello stesso contenitore.  
Che avanzi il fascismo nella versione di Salvini, è un puro accidente, che interessa poco.
Se non fosse presente questo pericolo, potrei tornare alle mie letture, ma il nostro Salvini mi distrae molto. Lo so che in qualche modo, ad un certo punto
 verrà spazzato via, ma a che prezzo? con quali danni?
Enzo ti invidio, invidio le tue sicurezze,  i tuoi giudizi così definitivi mi parlano delle tue certezze e di un disegno chiaro per cambiare il mondo che tu persegui
con determinatezza (della tua determinatezza, nel tempo, e in vari contesti ti rendo gli onori). 
Mi spiace ma non mi convinci.
Se poi volessimo lavorare per l'uguaglianza, bene.
Un abbraccio, Francesco

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