Questa mattina è morto Valentino Parlato.
La sinistra ha perso un compagno resistente, io ho perso
un amico. Valentino è stato un personaggio prezioso per la sinistra, la sua
ironia, la sua leggerezza, il suo disinganno, la sua attenzione ai processi
reali e politici, mi, e ci, hanno aiutato a resistere nei momenti più perniciosi
e a sorridere in quelli di allegria.
Valentino non demordeva mai, è stato un pilastro molto
importante per Il Manifesto (giornale e movimento), ed anche in questa ultima
fase del giornale lui non è stato capace di stargli lontano, ha ritenuto che fosse
utile collaborare con il giornale che aveva contribuito a creare.
Uomo di sinistra, era anche bizzarro. Aveva una frequentazione
di personaggi “strani”, si potrebbe dire, ma facevano parte del suo modo di
essere, raccoglieva frutti in qualsiasi albero maturassero, i suoi editoriali e
i suoi corsivi per questo erano sempre incisivi e uno specchio della realtà ben
interpretata.
La morte di un amico dovrebbe suggerire parole alate, non
ne sono capace, il dolore che sento forte è prima di tutto per l’amico perduto
per sempre e poi per il terreno della sinistra sempre meno abitato.
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