giovedì 26 settembre 2013

Dimissioni di massa e caos costruttivo

Sembra che scaduto, come una confezione di latte, Silvio Berlusconi i parlamentari del PDL si  vogliano dimettere tutti in massa.  Poiché le dimissioni vanno approvate a maggioranza singolo deputato per singolo deputato e siccome, sia alla camera che al senato una maggioranza esiste, il PD potrebbe scegliere chi tenere e chi dimettere. Provate a immaginare che siano approvate le dimissioni di Berlusconi, Santanchè, Verdini, Bondi, ecc. diciamo tutti gli eccellenti mentre vengono respinte quelle della "palude" berlusconiana. Senza dire che ci sono i "primi dei non eletti" che premono alla porta. Caos politico e caos parlamentare, ma almeno si potrebbe approvare la legge sul finanziamento dei partiti e quella elettorale.  E poi finalmente andare a votare.
Andando oltre le dichiarazioni emotive si dimetteranno davvero tutti? Si tratta di "parlamentari" o di pretoriani (che come è noto uccidono e cambiano l'imperatore)?
Quella delle dimissioni non sarebbe una bella storia, dietro c'è l'idea di creare il caos, affinché il "popolo" inneggi  l' "uomo forte"; ma usando il cinismo una volta tanto  a fin di bene, si potrebbe usare questa occasione ,  separando e scegliendo, per andare alle elezioni e far fuori anche politicamente questa destra fondata sull'interesse di un uomo solo e ripristinare una dialettica politica che si ponga il problema di come attrezzare la società alla nuova fase del capitalismo finanziario.

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