venerdì 23 settembre 2022

Domenica si vota

 

Diario, 23/settembre, 2022

Dopo domani, domenica, si vota, le previsioni non sono buone. Indagini, commentatori, esperti, ecc. danno per scontato che il trio Berlusconi, Meloni e Salvini porteranno a casa una suonante vittoria.
Io non la darei per scontato.  Non si tratta dell'ottimismo, un po' stupido che mi caratterizza, Ma piuttosto sulla fiducia sull'intelligenza delle persone  e sulla indigeribilità delle proposte della destra.  

Riflettiamoci un momento, una destra che volesse vincere dovrebbe parlare alla pancia del paese, essa invece parla alla pancia del segmento della popolazione che non ha bisogno. La
riduzione delle tasse per i "ricchi", non mi pare di grande attrazione. La revisione della Costituzione, con l'affermazione di una regime presidenziale perché dovrebbe essere attrattiva? molti si chiedono ma che roba è. La "gente" magari applaude ma non capisce.  

La stessa guerra di Putin spaventa, si comincia a riflettere su dove può portate l'umanità un regime autoritario privo di controlli democratici.

Questo anno son passati 100 anni dalla marcia su Roma, e molto meno dallo svelamento degli orrori dei capi di concentramento nazisti, certo, ma alimentati anche dall'Italia di Mussolini. Certo non si può accusare la Meloni di voler rinvigorire quella storia. Lei si fa piccola, anche moderata, ma poi sbotta non riesce a reprimere più di tanto la sua anima fascista.

Alcuni, anche tra i miei amici, dicono: “non importa niente, anche la destra si adeguerà, e poi è bene che la sinistra prenda un colpo”.

Si può essere critici sull’azione politica della sinistra, ingarbugliata con Draghi e la sua fantomatica “agenda”,  si può essere molto critici sui piccoli uomini, ambiziosi e senza spessore, che pontificano ma che se ne stanno alla larga dal cuore dello scontro (forti delle loro piccole percentuali), si può essere sconvolti che in questo scontro più che unire le forze si è fatto di tutto per dividerle, si può, si può, si può, …. ma varrebbe la pena di interrogarci su quello che abbiamo fatto, ciascuno di noi per evitare questo esito.

Le adunate con il saluto romano non ci devono impressionare, quello che ci impressiona e la svogliatezza di molti per questa scadenza, non vedere il pericolo che la destra rappresenta, per la società che vorrebbe disegnare sulla nostra pelle.

Cari amici ciascuno di voi ha una idea su chi votare, ma non facciamo calcoli astrusi, la semplicità mi pare l’arma migliore. Ma sapendo nello stesso tempo sia che la destra vinca o perda a quelli come voi resta il compito di difenderci e magari fare i conti con quanti hanno contribuito a metterci nella condizione di dover pensare che una destra fascista possa vincere.

 

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