Diario n. 310
20/gennaio/2016
Non fa scandalo che a Davos
nei prossimi giorni si riuniranno alcune delle persone più ricche del mondo; la
ricchezza va celebrata. Faranno da contorno la corte di sostenitori (magari critici), perché
godono delle briciole che cadano dalle tavole imbandite. Si faranno i
complimenti e faranno nobili discorsi, complicati esercizi di retorica
economica e soprattutto faranno finta di avere a cuore le sorti dell’umanità. Avanzeranno
delle proposte che … li renderanno sempre più ricchi (anche se dovesse sembrare
di no).
Come preambolo alla riunione l’organizzazione
umanitaria Oxfam (tra le maggiori) pubblica un rapporto da cui si ricava che 62
persone (non 620, non 6.200, non 620.000, … ma solo 62) posseggono una ricchezza
che è pari a della meta più povera della popolazione mondiale, cioè 3.600.000.000
abitanti (per cui: 62/3.600.000.000x100= 0,002%). Si possono fare varie analisi
(per paese, per sesso, per settore economico, ecc.), ma non importa; si possono
individuare quanti di questi impegnino parte della loro ricchezza in progetti
umanitari, ma non importa, Dio li abbia in gloria.
Ci si potrebbe scandalizzare,
facciamolo, ma conta poco, sarebbe utile indignarsi ma in modo operativo.
Quello che ci si potrebbe
chiedere e come mai i politici più
potenti, del tipo di Obama (Hillary), Xi Jinping, Modi, Putin, Merkel, Cameron,
Rounani, Al Baghdadi, … fino a Renzi, non
si rendono conto:
a)
Che contano poco o niente rispetto ai 62 e seguenti;
b)
Che i 62 e seguenti stanno portando l’economia
mondiale e il mondo stesso allo sfacelo;
c)
Che un sistema economico-sociale che produce tali
disparità è sbagliato nella sua
natura;
d)
Che per quanto poca stima possano avere di loro
stessi il loro ruolo è il “bene” dell’umanità;
e)
Che se volessero essere ricordati come politici
e non come lacchè dovrebbero combattere e cambiare il sistema radicalmente.
Dato che non si rendono conto
bisognerà provvedere diversamente, saremo capaci? Non so, ma forse bisogna
avere fiducia nei figli e nipoti (mi pare che qualche strada la prendano).
La ministro della salute
Beatrice Lorenzin, ogni tanto dice delle cose giuste, ma spesso sbaglia
bersaglio e fa la figurante.
Recentemente con il cipiglio
che la distingue e il sorriso un po’ cagnesco, ha dichiarato che gli italiano
vanno troppo spesso al pronto soccorso e
che questo non è tollerante (sarà che i cinema risultano scomodi e cari e quindi
come passatempo preferiscono giacere in qualche corridoi maleodorante?) Per
risolvere questa situazione la soluzione è aumentare il ticket (ti pareva).
Ma il ministro ha proprio
prestato un …. Infatti sul La Repubblica di oggi si può leggere la sintesi di
un documento del Parlamento italiano (Ufficio parlamentare di bilancio) che
senza mezzi termini e con adeguati dati esplicita che gli italiani dati i costi
molto alti si curano di meno (ovviamente saranno certe categorie di persone è scommetto
che sono i meno abbienti e quelli che avrebbero maggior bisogni di cure). Il
ministro si potrebbe occupare di questo?