mercoledì 17 luglio 2013

Non c'ero e se c'ero dormivo



Era tutto previsto: "non sapevo niente", "non ero informato" e cose del genere. I più scaltri commentatori sottolineano che Alfano preferisce fare la figura dell'imbecille piuttosto che prendersi qualche responsabilità. Sarà, a me sembra che più che la figura è realmente un imbelle (imbecille). Del resto non è ministro degli interni e vice presidente del governo per particolari suoi meriti, ma solo per fare gli interessi del suo padrone.

Il risultato già scritto: nessuno sa niente e tutti innocenti.

E' casuale la coincidenza della presenza del presidente del kazako in vacanza in Sardegna e l'espulsione delle due donne? si, può essere una coincidenza, come pure in questo paese senza dignità potrebbe essere un "presente" degli amici, che Alfano è stato incaricato di incartare.

Ma anche il presidente del Consiglio era all'oscuro. La cosa sembrerebbe naturale dato che si tratta di un'azione della polizia di ... frontiera. Ma se non erro il suddetto presidente ha la responsabilità dei servizi segreti, i quali evidentemente niente sapevano di quello che stava avvenendo. Va bene "segreti" ma servizi di che e di chi?

Mi è chiaro che il Presidente del consiglio da la priorità alla "durata" del suo (sic!) governo, capisco che abbia preso lezioni da suo zio, ma ha consapevolezza della porcata che sta cercando di coprire? L'identificazione di un capro espiatorio (o forse due, ambedue prossimi alla pensione) è un'altra buffonata, a cui tutti danno il peso che merita.

Alfano era consapevole della richiesta dell'ambasciatore kazako, ed ha avuto l'imbeccata che quel paese amico (sic!) dovesse essere accontentato. La turpe storia inizia e finisce qui, una missione affidata al fedele Alfano (se no a chi?).

Piacerebbe che Letta spiegasse come mai i suoi servizi segreti hanno mantenuto il segreto. Piacerebbe capire perchè giustamente sono state richieste le dimissione di una ministra che non aveva pagato l'Ici e invece non si chiedono le dimissioni ad un ministro che ha molte e più gravi responsabilità e che non ci fa dormire tranquilli. Piacerebbe che la Bonino ci spiegasse che cosa ha detto all'ambasciatore kazako, se, per esempio, gli abbia ritirato le credenziali. Possiamo credere che da ministro potrà aiutare meglio le due donne, ma dopo, cioè presto, oltre che quelle di Alfano attendiamo le sue dimissioni.

Infine, il Presidente Napolitano, che tanto a cuore ha la dignità e l'immagine del paese, non pensa che in questo suo ministero bisognerà fare un po' di pulizia.

Ma non ci illudiamo: insabbiare è il verbo governativo. Sembra che niente si muova per paura della crisi di governo, sarà vero, o piuttosto è lo stile di governo che per i rami democristiani arriva fino a noi? 

Detto con grande responsabilità meglio una crisi di governo che questo pantano.

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