lunedì 22 luglio 2013

Grazie Letta e ... giù uno scanascione



Come diceva mia nonna "la riconoscenza non è di questo mondo"; ma chi non crede all'altro mondo? ma per fortuna sua, ma non nostra, Letta crede (nel caso specifico si potrebbe dire un credulone).

Il presidente del consiglio non aveva finito di conquistare la fiducia per Alfano,mettendoci la faccia che andrebbe conservata per eventi più importanti,  convincendo i senatori che il ministro degli interni non sapesse niente, nonostante i messaggi dall'Inghilterra e dall'interpol. Inoltre il "non sapere" per un ministro non è una colpa. Una operazione tanto ardita quanto arrogante. Si è appena, per adesso,  conclusa la vicenda, che già i riconoscenti piedellini avanzavano le proprie richieste e rivendicazioni.

Il segretario del PD, con linguaggio da automobilista, aveva esplicitato che secondo il PD a settembre il governo avrebbe dovuto fare il "tagliando" (revisione e messa a punto), anche il presidente del consiglio aveva avanzata l'ipotesi di un rimpasto per dare forza al governo.

La risposta del PDL non si è fatta attendere: niente tagliando, un rimpasto si, ma  riequilibratore: il PDL si sente poco rappresentato dentro al compagine governativa e chiede più ministeri (da gestire come Alfano gestisce quello degli interni).

Ma come? invece di dire grazie per aver salvato Alfano (e il governo), fatti forte da questo salvataggio il capo gruppo del PDL alla camera richiede più posti di governo? si potrebbe non credere se la riconoscenza fosse di questo mondo, ma la realtà di questo mondo è che quando uno si mostra debole subito gli altri se ne approfittano.

Quando due cani lottano e uno si sente perso, si accascia a terra e mostra all'avversario la gola in senso di resa e sottomissione. Ecco Letta ha offerto la gola, ma contrariamente a quello che avviene tra i cani, per i quali basta il segno di una sottomissione, in politica si azzanna alla gola.

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