giovedì 5 febbraio 2015

Sergio Mattarella presidente

Diario 279

Sergio Mattarella presidente

Non credo che si possa dire che Sergio Mattarella sia il migliore Presidente della repubblica che ci poteva capitare. Ma sono molto, molto contento, perché è sicuramente il migliore tra quelli di cui negli ultimi giorni si è discusso (Amato, Fassino, Finocchiaro, Veltroni… Vengono i brividi!).
Qualcuno parla di ritorno della DC, la pigrizia mentale di molti commentatori è impressionante. Il nuovo presidente è un rappresentante del cattolicesimo progressista (che è meglio di quello conservatore e reazionario), la DC è morta con buona pace di Rotondi.
Tutti si interrogano su come saranno i rapporti con Renzi, ma mi pare che nel discorso pronunziato sia stato molto chiaro: sulla sostanza nessuna divergenza ma sulla forma rigida difesa delle prerogative del Parlamento e della Costituzione. Ma la forma in questo caso è anche … sostanza.  Per Renzi sarà un problema, anche grosso, perché rischia di mettere in mora la sua “velocità”, il suo “dichiarazzionismo”, il suo decisionismo senza regole. Ma se Renzi si adegua non ci saranno grossi ostacoli. L’ha detto, è d’accordo con le riforme, ed ha una visione della dinamica economica molto tradizionale: “Per uscire dalla crisi, che ha fiaccato in modo grave l'economia nazionale e quella europea, va alimentata l'inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa”. Nessuna idea che non si tratti di una crisi congiunturale, ma del marcire delle radici del nostro sistema economico.
Si è glorificato il suo immediato accenno, quando gli è stata comunicazione l’elezione, alle fasce deboli della popolazione, non capisco, doveva fare riferimento ai ricchi? Mentre ho trovato molto apprezzabile, perché non dovuta, la visita alle Fosse Ardiatine.
Tenuto conto della sua collocazione ideale e politica il discorso di insediamento è stato per molti versi apprezzabile, oltre i puntuali riferimenti a mafia e corruzione (la citazione dei corrotti da Papa Francesco è molto espressiva “Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini”) e al terrorismo, ho trovato molto pregnante le seguenti frasi:   
-         Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro
Paese.
-         La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti.
-         Garantire la Costituzione significa garantire libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva (corsivo mio).


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