domenica 29 novembre 2020

La proposta di una patrimoniale. Era tempo!

 


Diario

29 novembre 2020

 

Dal deputato Fratoianni, di Sinistra Italiana, e da alcuni altri deputati dello stesso partito (Muroni, Palazzotto,  Pastorino), e di alcuni esponenti del PD (Orsini, Gribaudo, Pini, Raciti e Rizzo Nervo) è stato presentato un emendamento alla manovra  di bilancio teso ad introdurre una imposta patrimoniale nell’ordinamento fiscale del nostro paese.

In particolare la proposta prevede un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro; un prelievo dello 0,5% per i patrimoni compresi tra un milione e 5 milioni di euro; dell’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro; infine  del  2% per i patrimoni superiori. Inoltre, è previsto un prelievo straordinario del  3%  (solo per il 2021) per i patrimoni sopra il miliardo di euro, il cui ricavo dovrebbe essere utilizzato per la lotta alla pandemia.  Per patrimonio dovrebbe intendersi il valore dei beni  mobili e immobili tolto il residuo dell’eventuale mutuo e di altre passività.

Ovviamente contro la proposta si è scatenata una traversale opposizioni: Salvini, impreca, era da dire, nonostante tutte le sue dichiarazioni è il più fedele amico dei “padroni del vapore” (che, per fortuna, pare si fidano poco). All’interno del PD la manovra è più sottile, prevale la preoccupazione che una proposta di questo tipo potrebbe buttare a mare i “colloqui” con Berlusconi e FI (magari!).

In realtà il vero scandalo sta nel fatto che di una vera imposta patrimoniale in Italia qualche volta si parla, ma poi tutto si insabbia. Non è escluso che anche la proposta Fratoianni faccia la stessa fine. Una patrimoniale non è né uno scandalo né una rarità (anche in Spagna di recente è stata introdotta).

I nostri politici, tutti, ma soprattutto quelli di sinistra (qualsiasi sia l’intensità del loro rosso) dovrebbero vergognarsi del fatto che spesso, anche recentemente, i maggiori detentori di ricchezza richiedono una migliore progressività della tassazione.

 La proposta prevede anche la costruzione di un’anagrafe dei patrimoni, e la cancellazione di micro patrimoniali, che nella loro struttura non colpiscono i grandi patrimoni, ma finiscono anche per colpire quel poco di ricchezza diffusa che si è prodotta a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale.

Sarebbe auspicabile che la proposta di Fratoianni suscitasse un sostegno di massa, anche con manifestazione di popolo (non è possibile che possono manifestare solo gli stupidi negazionisti), non solo di piazza (nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria) ma con l’invio di mail ai singoli deputati e al presidente del Consiglio. Sarebbe bello creare un movimento di pressione; spesso non abbiamo niente da fare, stiamo chiusi in casa, allora spendiamo il nostro tempo per una giusta causa collettiva.

 

 

 

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