mercoledì 25 dicembre 2019

Diseguaglianze




Diario
24 dicembre 2019

Siamo convinti di avere chiari i fenomeni che caratterizzano in negativo la nostra società, e questo è anche vero. Ma ogni volta che ricerche e informazioni precise ci documentano quello che … sappiamo, ci meravigliamo, siamo sorpresi e scandalizzati. È il caso della recente indagine della Mediobanca sulle retribuzioni, per l’anno 2018, di amministratori, direttori generali e sindaci relative a 230 imprese quotate in borsa e riguardano complessivamente 3.543 persone.
Si resta meravigliati, per esempio, che l’amministratore delegato e direttore generale della Unipol abbia percepito nel 2918, remunerazioni pari a 7,9 milioni di euro. Uno si domanda che cosa avrà mai fatto di così rilevante questo importante dirigente per meritare una così cospicua remunerazione? In realtà sarà stato bravo, non discuto, ma la sua abilità principale consiste nel raccogliere come con una rete a strascico il plus valore prodotto dai dipendenti Unipol e riversarlo nelle remunerazione sue e degli altri dirigenti.  Il sistema questo consente, o meglio: il sistema si basa su tale meccanismo.
Per non farla troppo lunga di seguito si riportano le remunerazioni medie e massime, in migliaia di euro, per singola posizione:

Posizione                 remunerazione media                            remunerazione massima
Presidente                    458                                                          7.000
Vice presidente            210                                                          4.900
Consigliere delegato    849                                                          6.000
Pres Cons. Sindacale     53                                                              218
Sindaco Effettivo           39                                                              149

Comparare la remunerazione di queste posizioni apicali rispetto al costo del lavoro medio della stessa azienda, presenta una serie di complessità. Tuttavia, sottolineando, come fa il rapporto della Mediobanca, che i valori devono considerarsi sottostimati, la remunerazione media di un presidente vale 6,7 volte quella del dipendente medio, se si assumesse la remunerazione massima del Presidente questa varrebbe 93 volte quella del lavoratore medio. Per quanto riguarda il Consigliere delegato tale rapporto è pari 11,8 nel caso della remunerazione media, se invece si considerasse la massima il rapporto salirebbe a 114 (si tratta degli anni di lavoro necessari per accumulare la remunerazione del presidente o consigliere delegato).   

Questi dati sono una pallida rappresentazione delle differenze sociali che caratterizzano il nostro, insieme ad altri,  paese. Era noto i molti anni che un lavoratore “medio” avrebbe dovuto lavorare per accumulare la retribuzione del “suo” presidente, ma le informazioni abbastanza precise ci meravigliano. Qui non si tratta affatto di “giusta ricompensa” alla competenza ma solo di meccanismi sociali e politici che permettono di accumulare a scapito dei lavoratori.


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