giovedì 18 dicembre 2014

Renzi: variegato

Diario n. 275

  • Renzi e il PD
  • Renzi, la fine propulsiva
  • Renzi: il nuovo futuro presidente della repubblica    


Renzi e il PD
Dell’ultima assemblea del PD si potrebbero scrivere molte cose: della finta cautela di Renzi, delle preoccupazione per la prossima scadenza dell’elezione del Presidente della repubblica, della preoccupazione per le manovre di Berlusconi, della timidezza dell’opposizione interna, ecc.
Ma soprattutto si potrebbe scrivere degl’ignavia politica di tutti, ma forse piuttosto che scrivere si può riportare quello che Shakespeare mette in bocca a Cassio a proposito dello strapotere di Cesare (senza che questo induca nessun paragone tra Matteo e Cesare):

Perché, amico, lui sta a cavalcioni di questo stretto mondo
come un Colosso, e noi, uomini meschini,
ci muoviamo sotto le sue gambe immense e sbirciamo
di qua e di là per trovarci disonorate tombe.
Gli uomini in certi momenti, sioo padroni del loro destino.
La colpa, caro Bruto, non è delle nostre stelle,
ma di noi stessi che siamo schiavi.
[…]
Ora, nel nome di tutti gli dei di una volta,
di quale cibo si nutre questo nostro Cesare
da diventare così grande? Oh epoca svergognata!
Roma, tu hai perso la stirpe del nobile sangue!
Quando mai è passata un’epoca, dopo il grande diluvio,
che non andasse famosa per più di un sol uomo?
Quando mai si è potuto dire, finora, parlando di Roma,
che le sue ampie strade non contenevano che un uomo?
Ora è Roma davvero un piccolo romitaggio,
se in essa non c’è che un uomo soltanto.
  
Renzi, la fine propulsiva
Comunque lo si giudichi, Rezzi è sembrato potesse essere una forza “propulsiva” per il paese (rotamare, rinnovare, riformare, decidere, ecc.), ma difetti caratteriali gravi per un politico, una sicurezza in se stesso che rasenta l’assurdità, la tendenza a circondarsi solo di persone, donne e uomini, che lo assecondano, l’ignoranza sostanziale della crisi economica e il considerarsi l’uomo che poteva aggiustare tutto (la crisi economica, la crisi sociale, la crisi culturale e la crisi della rappresentanza) con la forza del suo attivismo, ne ha depotenziato qualsiasi possibilità. Si può dire che Renzi abbia fallito. Questo non vuol dire che scomparirà dalla scena politica, ce lo potremmo tenere per un decennio e forse più. La sua forza sta nella debolezza degli antagonisti (sic!).
Il teatrino della politica che ha costruito, essendo un giovane post-moderno, quello dei messaggini, dell’accattivarsi, con il sorriso, mamme e figli, resisterà ma non produrrà niente di buono.
Le sue trovate, ieri gli ottanti euro, oggi le olimpiadi, fanno scena, ma la commedia non si avvia verso il lieto fine.
La tentazione forte che ha di andare alle elezioni presto, per liberarsi di infedeli (dentro e fuori dal suo partito) non è affatto tramontata, del resto quanto più categorici sono i suoi dinieghi tanto falsa essi appaiono alle orecchie sensibili (fidati, dice, mentre ti avvelena).
E poi non è sicuro che le elezioni andranno come vorrebbe; non parlo di sconfitta ma forse il coagulo di forze diverse e l’affermarsi di vecchie sigle, prospettano un risultato inutile ai suoi fini: un Parlamento ancor meno governabile.   


Renzi: il nuovo futuro presidente della repubblica    
Il rosario di nomi che l’informazione (si fa per dire) snocciola ogni giorno sui possibili candidati alla presidenza della repubblica (nomi sussurrati, che i politici si lasciano … sfuggire di bocca) appare drammaticamente deludente. Giorgio Napolitano è stato un presidente criticabile per molti versi, ma il pericolo è che forse lo rimpiangeremo.
Alcuni dei nomi che si fanno non c’entrano niente con il ruolo (non basta certo essere famosi); altri da anni brigano per questa elezione; altri come unica caratteristica hanno dalla loro il sesso (donne); altri rappresentano dei campioni di “occupazione” di poltrone; ecc.

Non speriamo in niente;  il paese fornisce  nomi adatti, dignitosi e di  valore, ma questi saranno scartati come pericolosi eversori (dei disegni di Renzi). Sarà quel che sceglierà Renzi con qualche suo alleato impresentabile (al netto delle schede nulle). Sarà una soluzione insoddisfacente, di cui non abbiamo bisogno: un ferro vecchio lucidato o un  ferro nuovo già maculato. Ma che possiamo volere di più?

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